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Questo volume si propone come excursus storico che analizza le varie fasi che hanno portato alla nascita della psicologia del lavoro sia all'estero che, in particolare, in Italia. Un viaggio nel tempo che ripercorre i momenti salienti precedenti e successivi alla nascita di questa nuova disciplina. Dopo un'analisi dei processi, delle vicissitudini e degli sviluppi che hanno contrassegnato la psicologia del lavoro, l'autore ne approfondisce il fulcro, ossia la relazione esistente tra l'individuo e il lavoro (quest'ultimo identificato con tutto ciò che riguarda la produzione e l'uso di beni e servizi). Pertanto, nella psicologia si assiste a un cambio di attenzione e di interesse che, da disciplina che si occupa della patologia individuale e dei disordini mentali (aspetti legati storicamente allo studio, alla diagnosi e all'intervento sul disagio mentale), si evolve e diviene qualcosa di diverso, incentrata sullo studio delle interazioni esistenti tra individuo, gruppi, organizzazioni e contesto lavorativo. Vengono poi affrontati temi legati al ruolo dello psicologo del lavoro, al suo mandato, al suo intervento nel campo organizzativo e oggetto di analisi saranno la funzione e il valore della formazione, strumento principe ad appannaggio dei processi trasformativi. A corredo di queste analisi, il volume racconta esperienze che portano il lettore a toccare con mano questi temi tanto da metterlo in contatto con il mondo reale, attraverso un intervento "pratico" permesso dalla psicologia del lavoro. Per questo motivo, il volume si rivolge a psicologi del lavoro, formatori, dirigenti ma anche a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono impegnati nei processi organizzativi o che vogliono conoscere il mondo della psicologia del lavoro.